lunedì 7 gennaio 2013

Ho camminato gli occhi di un uomo

In questo inverno che non è inverno ho camminato sopra la terra dei mirti, dei cisti e delle euforbie. Ho posato il calcagno sopra gli scisti e i carbonati del Cambriano. Affiancato i mattoni di edifici dismessi, sceso il sasso scavato fino a farne miniera. Ho respirato il profumo del corbezzolo frammisto alle polveri rosse dei processi di flottazione, mangiato sale dalle narici, polvere d'uranio (lo scarto diventato preziosa materia prima) portato dalla gola dal maestrale fino a me. Ho  camminato e i miei occhi hanno visto tutto il sopra detto, ma una cosa mi porto a ricordo indelebile, tatuagggio nella memoria: gli occhi d'un uomo rinchiuso a Villmarina, galleria di miniera a Monteponi, cerchiati a lana. Identità indichiarabile serrata a cemento per baratto di salario.



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