venerdì 27 dicembre 2013
Vento
Il Ventone ha spazzato il lago ieri l'altro. Abbracciato al Foehn ha liberato le chiome degli alberi ancora fitte. Ha rovesciato a mulinello il giallo oro del caliantus di casa sul viale d'ingresso, ha spogliato la sofora delle sue foglie leggere appena appassite nel verde amaranto. Ha piovuto e spiovuto. Poi il sole ha fatto brillare quel manto a tappeto regale appena fuori la soglia di casa. Per passare mi sono tolta le scarpe. A omaggio.
martedì 24 dicembre 2013
lunedì 23 dicembre 2013
Letture
In questi giorni vivo nella steppa russa, lungo la sponda ovest del lago Bajkal. Fa freddo e sopra il verde bronzo dei cedri vibra una luce livida. Mi scaldo nel fuoco delle pagine di Sylvain Tesson. "Nelle foreste siberiane", Sellerio editore.
Ieri l'altro ero a Ramallah, strade di polvere asciutta tra i denti e la suocera di Suad tra i piedi. Gli elicotteri non permettono il sonno, e per uscire, lungo vie dalle palme abbattute, si deve aspettare la revoca del coprifuoco. A Hebron un vecchio pianta limoni.
"Per chi vuole amministrare un paese la prima regola è disboscarlo". (S.T.).
Ieri l'altro ero a Ramallah, strade di polvere asciutta tra i denti e la suocera di Suad tra i piedi. Gli elicotteri non permettono il sonno, e per uscire, lungo vie dalle palme abbattute, si deve aspettare la revoca del coprifuoco. A Hebron un vecchio pianta limoni.
"Per chi vuole amministrare un paese la prima regola è disboscarlo". (S.T.).
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