sabato 27 aprile 2013
Asimina triloba
E siamo al terzo anno. I primi due sono andati male. Per due volte di fila ho preso delle piccole piante. La prima a 28 euro, un capitale, presso un vivaio della bergamasca, per una pianta di nemmeno 28 cm, ma la passione, si sa, non ha limite, così aprii le tasche del portafoglio; la seconda fu ad Orticola, l'anno passato, per altri 28 cm di arbusto ma per lo meno appena 10 di denari. Tutte e due gli esperimenti sono falliti, le piante nell'inverno sono defunte. Pare che il banano di montagna non tema il freddo, forse è stata la mia incuria nel soccorrergli la sete, d'inverno non è facile sapere se osare. Quest'anno ho deciso di fermare lo sperpero: di euro, di vita, così ho messo a dimora direttamente i semi. Non so se cresceranno, se la forza autoctona di sementi senza dislocazione di radice avranno vittoria. Io semino, bagno quel che posso e spero. Il resto tocca all'Asimina. Con tutti i miei auguri.
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