domenica 25 novembre 2012

Le olive perdono l'amaro nell'acqua d'ogni giorno. Ascolto le dichiarazioni di chi ci governa, di chi sceglie per noi, ci "salva" e quell'amaro mi risale le vene, s'accasa nell'organo delle decisioni. Mi arma la rabbia, la mano. Non mi bastano 10 giorni a risciacquo. Li doppio e aspetto. Il contadino sa che se, nel pieno dell'estate, non conserva semente, la migliore tra tutto il raccolto, non avrà futuro. In questo paese prendono per evasore chi conserva nell'abbondanza e non ha misura nel regalare a primavera. Sbaglian tutto, si fanno passare per professori, maestri e non sanno nemmeno che sia governare una proda dell'orto.

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